Tour de France 2024, Nathan Van Hooydonck: “Stupido parlare di possibile vittoria di Remco Evenepoel”
Nathan Van Hooydonck non vede Remco Evenepoel in grado di poter vincere il Tour de France 2024. L’ex corridore della Jumbo – Visma, tra i gregari più preziosi al fianco di Jonas Vingegaard nei suoi due successi, ma anche due volte al fianco di Primoz Roglic nei trionfi alla Vuelta a España, non usa giri di parole per esprimere il suo pensiero, molto chiaro riguardo le gerarchie che l’ex iridato in linea, attuale a cronometro, deve ancora scalare per poter dire la sua alla Grande Boucle, che affronterà per la prima volta e nella quale ritiene necessiti di fare esperienza.
Commentatore tecnico e opinionista dopo essere stato costretto al ritiro lo scorso anno in seguito ai problemi cardiaci emersi dopo un incidente stradale fortunatamente senza gravi conseguenze, il 28enne belga conosce bene il connazionale per averci corso in nazionale (era al suo fianco a Wollongong, nell’anno del successo mondiale) e ne sottolinea le qualità, ma ritiene sia ancora presto per poter pensare di vederlo vincente al Tour.
Intervenendo per Het Nieuwsblad in una conversazione che coinvolge anche Patrick Lefevere, patron della Soudal Quick-Step e l’ex numero uno della Lotto Soudal Marc Sergeant, l’ex corridore fiammingo risponde in maniera piuttosto ferma quando viene espressa la speranza che la attesa battaglia tra Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard, Primoz Roglic e, appunto, Evenepoel si decida solo all’ultimo giorno a Nizza.
“Non ci aspettiamo che Remco vinca il Tour, vero?”, lancia con una sorta di domanda retorica alla quale risponde lui stesso, finendo la frase di Marc Sergeant che apre la sua risposta con “Contro questo gruppo di corridori…”. Tagliente la sua chiosa: “È quasi un’idiozia parlare di vittoria al Tour”. Una replica tranchant che ovviamente Van Hooydonck approfondisce, spiegando che la mancanza di esperienza, nonché la preparazione complicata che ha vissuto, rendono per lui impossibile le possibilità che possa giocarsi il successo finale.
“Non voglio certo minimizzare le capacità fisiche di Remco – precisa – Ho avuto modo di correre con lui due volte in nazionale: un corridore davvero fantastico. Ma sta correndo il suo primo Tour, con una preparazione che non è andata bene. Non puoi pensare di vincere così”.
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